Novembre 7, 2020

The Catcher in the Sky – Greenhouse Effect

The Catcher in the Sky è un applied game sviluppato durante la Game Jam “Game for Future 2020” di 48h organizzata nell’ambito del Rome Videogame Lab. Abbiamo vinto il primo premio 🏆

Task

Stimolare la riflessione sul cambiamento climatico nel giocatore.

  • Design

    2D, Adaptive Soundtrack, Narrative Design

Prova il gioco

settore

Ambiente / Climate Change

cliente

Game Jam “Game for Future 2020” | Videogame Lab, Istituto Luce, Agenzia Nazionale per i Giovani

team

  • Unity Developer
  • Narrative Designer
  • Sound Designer
  • 2D/3D Artist
  • Concept/2D Artist
  • Youth Worker

The Catcher in the Sky è un videogioco in 2D sviluppato in Unity, giocabile da browser e mobile ready.

Il cambiamento climatico è realtà e sta già avendo un impatto disastroso sulle nostre vite e sugli ecosistemi che sostengono la vita sul Pianeta. 

Per evitare che la situazione precipiti, è necessario limitare il riscaldamento globale a 1,5°C e per farlo dobbiamo azzerare le emissioni di CO2 ben prima del 2050. La nostra è una corsa contro il tempo nonché una sfida importante per i Paesi firmatari dell’accordo di Parigi e per tutta l’umanità.

Saremo in grado di rispettare gli impegni presi?

01. La sfida

Stimolare la riflessione sul cambiamento climatico nel giocatore

La sfida è la stessa che si trova a fronteggiare l’umanità: ci sono voluti più di 100 anni per portare il pianeta sull’orlo del baratro, purtroppo non ne abbiamo altrettanti per sistemare le cose.

02. Il nostro obiettivo

Concentrarci su un concetto e trovare una meccanica di gioco semplice e immediata

Abbiamo deciso di concentrarci su un tema preciso: l’effetto serra.

Volevamo spiegare l’effetto serra, un fenomeno naturale che aiuta il nostro pianeta a mantenere la temperatura stabile, attraverso il racconto di come qualcosa di “naturale” e solitamente “benefico”, possa diventare un problema per la vita sul pianeta.

Ciò può avvenire in seguito ad eventi naturali come, ad esempio, l’eruzione dei vulcani ma anche, e soprattutto nell’ultimo secolo, a causa dell’intervento umano.

03. Il concept

I personaggi sono fenomeni naturali che osservano impotenti le scelte dell'uomo

La durata della vita umana non è altro che un battito di ciglia in confronto alla storia dell’Universo e della Terra; tuttavia, in un battito di ciglia siamo riusciti a distruggere un intero ecosistema.

Per questo motivo abbiamo deciso di affidarci allo sguardo di qualcuno che assiste alla storia dell’umanità senza poterne cambiare il corso e, anzi, si trova esso stesso a contribuire alla sua distruzione senza averne alcuna intenzione.

04. I personaggi

Il Sole e l'Atmosfera

L’Atmosfera e il Sole

Per rendere più inclusivo possibile l’unico personaggio che il giocatore può muovere senza dare connotazioni di sesso o razza specifiche, abbiamo scelto di renderlo un folletto.

Il suo nome è Ariel, è l’atmosfera e dunque un’entità a sé.

I raggi del Sole quando toccano la terra rimbalzano e diventano raggi infrarossi.

L’Atmosfera funziona così: lascia passare i raggi solari ma trattiene parte dei raggi che rimbalzano come se fosse una piccola rete che non li lascia sfuggire via.

Da questa osservazione, abbiamo sviluppato poi la meccanica di gioco e la conseguente lore.

05. Il finale

Un monito

Il finale del gioco vuole essere un monito: è impossibile vincere il gioco – non importa quanto bravi e veloci i giocatori riescono ad essere, arriverà un momento in cui il gioco arriverà alla fine e la terra si surriscalderà troppo per permettere la vita.

Non ci piacciono i finali negativi e in realtà non lo viviamo come un finale disfattista o deprimente.
Abbiamo scelto espressamente di non rendere gli esseri umani protagonisti della storia. Abbiamo scelto di rendere protagonisti dei fenomeni naturali che non possono far altro che essere sé stessi e non hanno realmente il potere di cambiare le cose.

Gli esseri umani, invece, ce l’hanno e se non lo fanno loro il Sole continuerà a splendere e l’Atmosfera a fare il suo lavoro, ma stavolta contribuendo a portarci alla distruzione anziché rendendo il pianeta abitabile.

Da qui il titolo del gioco ispirato a Il Giovane Holden di J.D. Salinger.

Il titolo originale del libro è The Catcher in the Rye, non ha una traduzione precisa, letteralmente sarebbe “colui che prende al volo nella segale”.

Diventa più chiaro se interpretato in riferimento a un passo del libro.
La storia è quella di un ragazzo che cerca il suo posto nel mondo e si fa una marea di domande.

Alla fine ci racconta, parafrasando:

immaginiamo di essere in un campo di segale che dà su un precipizio, e sono l’unica persona adulta lì in mezzo. Vedo una marea di ragazzini correre nel campo dritti verso quel dirupo, ignari del dirupo. […] Tutto quello che voglio essere nella vita, è essere colui che li prende al volo in quel campo di segale, prima che sia troppo tardi. Questo è tutto ciò che voglio essere.

06. Il team

Jacopo Zuliani

Lead Programmer

Chiara Domeneghetti

Narrative Designer &Writer

Elena Bearzotti

2D/3D Artist

Stefano Sinicropi
Stefano Sinicropi

Concept/2D Artist

Andrea Caranfil

Composer

Melania Ferrari

Youth Worker